Fai business online? Sei al corrente dei rischi che questo comporta?
Scoprili nell’articolo!
Oggi fare business online è alla portata di tutti: la sicurezza informatica è una questione fondamentale.
Non abbiamo più scuse per prenderla sottogamba.
Molto spesso si legge di furti di dati sensibili, password e attacchi informatici contro piccole, medie e grandi aziende, pubbliche o private: eppure ogni volta sembra qualcosa di lontano.
Ma se il nostro business è online non possiamo più guardare altrove, è ora di giocare in difesa!
In Italia gli attacchi catalogati come “cybercrime” continuano ad aumentare: nella maggior parte dei casi vengono anche definiti gravi.
Si stima che solo nel 2019 ve ne sia stato in media uno ogni cinque ore.
Le statistiche riportano un aumento del 91,2% rispetto al 2014.
Di conseguenza tutelarsi dagli attacchi informatici è fondamentale per qualunque azienda, indipendentemente dal settore e dimensione.
La sicurezza informatica vuol dire salvaguardare la riservatezza e tutte le informazioni del proprio business.
Oggi i virus non distruggono solo i sistemi operativi, ma anche tutti i dispositivi che vi sono connessi.
Cos’è un hacker?
Chi abbiamo davanti non è uno sprovveduto, non viola per puro caso, o a tentativi, i sistemi di sicurezza di qualche azienda, come vediamo nei film.
I cybercriminali ricercano i dati.
Attaccano e sottraggono le informazioni personali di utenti e aziende, perché oggi le informazioni sono oro.
Qual è il fine di sottrarre dati?
Guadagnare rivendendoli a qualche competitor dell’azienda a cui sono stati rubati
È stato rilevato che questo tipo di danni arriva a costare circa 500 miliardi di dollari ogni anno.
Come è possibile?
Attraverso truffe, estorsioni, furti di denaro e dati personali.
Per i cittadini privati i danni ammontano a circa 180 miliardi di dollari.
Quindi, ogni anno, sempre più soggetti diventano l’obbiettivo degli hacker.
Per un hacker è molto più semplice intaccare un cittadino privato che un’azienda, come arriva quindi a quest’ultima?
La chiave sono i suoi dipendenti: c’è infatti ancora pochissima consapevolezza relativa alla sicurezza IT.
Pochissimi dipendenti in ogni azienda sono al corrente delle policy e delle regole di sicurezza IT dell’azienda dove lavora.
La maggior parte di loro non è al corrente delle policy stabilite.
Con il tempo, infatti, cambiano continuamente gli strumenti utilizzati per gli attacchi.
I vecchi virus sono superati da ben altri modi più ingegnosi.
Uno dei più utilizzati consiste in un programma o parte di codice che, una volta all’interno del computer, si moltiplica e si diffonde anche negli altri dispositivi informatici, danneggiandoli tutti.
I malware vanno ad alterare il normale funzionamento di un dispositivo.
Questi programmi non si diffondono solo attraverso la rete Internet, ma anche tramite quella interna all’azienda.
Talvolta anche ai dispositivi di archiviazione.
Come esempio possiamo citare Ransomware, un tipo di malware che una volta entrato nel computer impedisce determinate funzionalità.
Per riattivarle e non perdere totalmente il proprio computer è previsto un riscatto.
Spyware è un programma utilizzato per spiare in incognito.
Non agisce danneggiando il computer, ma vi si insedia: la parte più complessa è infatti individuarlo una volta entrato e poi rimuoverlo.
Trojan è un vero e proprio programma che si presenta come un’applicazione.
Non è programmato per riprodursi, ma solo per distruggere.
Chi fa business online deve sapere che aggiornare il sistema operativo o avere installato un qualsiasi antivirus non è sufficiente per essere protetti.
Qual è allora la soluzione?
Rivolgersi a esperti capaci di effettuare una valutazione della vulnerabilità dei sistemi informatici e dell’impianto IT dell’azienda.
In tal modo sarai informato di eventuali cybercrime sui tuoi dispositivi.